Appaiono moltissimi gli incartamenti che richiedono molta attenzione nel caso in cui un individuo muore, ed occorre programmare gli estremi onori. Ed è probabile che queste siano pratiche vere e proprie, oltreché pratiche burocratiche, per la ragione che, qualora fosse stata scelta, occorrerebbe proseguire perfino con una inumazione, o diversamente con una cremazione, oppure una tumulazione della stessa salma. Ciò risulta l’ultimo procedimento organizzativo, per ciò che concerne la disposizione delle ultime giornate che la persona defunta trascorrerà con i propri famigliari ed i propri cari. Tanto è vero che, successivamente alle onoranze funebri occorre prendere una decisione riguardo il luogo in cui sistemare il defunto per sempre oppure, di sicuro, per un periodo duraturo. Esistono, come si è già indicato prima, tre opzioni di cui è possibile usufruire. Tempo addietro, la scelta che si faceva molto spesso consisteva nel seppellire il corpo del defunto, creando un solco chiamato comunemente fossa, nella quale si faceva scendere la bara per dopo sotterrarla, e addirittura in cima veniva sistemata una lapide perfino abbastanza grande, dal momento che essa ricopriva uno spazio orizzontale, oppure si preferiva un monumento funerario. Successivamente, pure per questioni di capienza, che in certi camposanti potrebbe accadere che non ce ne sia, le lapidi hanno subito un’evoluzione, venendo collocate in spazi all’interno dei muri, in cui risultano esserci dei tombini, ovvero delle aree adatte per introdurre all’interno la bara che, in tal caso, potrà venire disposta piuttosto ad un’altezza rilevante, dipende dalla posizione che si desidera, la quale normalmente comporta una spesa diversa. L’ultima scelta che in passato risultava in minor quantità divulgata, però adesso si sta diffondendo in modo considerevole, consiste nell’opportunità di effettuare la cremazione del defunto.
La cremazione: di cosa si tratta
È fondamentale riservare un paragrafo per quanto riguarda le indicazioni sulla cremazione, poiché risulta una tematica tutt’ora alquanto controversa. Perciò, il discorso è che in Italia la più alta percentuale della gente si dichiara di religione cattolica, ed in passato questa religione non considerava questa scelta, tutt’altro, ne era completamente contraria. Oggi le circostanze risultano modificate, pertanto esistono molte persone che lasciano degli accenni per ciò che riguarda il desiderio di venire cremati. È fondamentale dare indicazioni su tale procedimento importante, dato che, infatti, per essere certi di venire cremati risulterebbe meglio pronunciarsi in tal senso, ovvero lasciarlo scritto nel proprio lascito. In ogni modo, ciò è valido addirittura per ogni ulteriore volontà riguardo al servizio funebre che si può desiderare, poiché alla fine visto che il giorno, il mese e l’anno nei quali si dovrà morire risultano misteriosi per chiunque, sarebbe corretto che quando si preferiscono determinati passaggi o si desidera considerare una specifica usanza familiare, lo si debba comunicare. Sotto tale aspetto è possibile affrontare il caso perfino decidendo insieme alla famiglia, in cui è necessario che la maggior parte sia della stessa idea rispetto al fatto di venire cremati, per la ragione che diversamente pure in tale situazione non si potrà fare niente.
In secondo luogo occorre ottenere dei permessi e attraversare un determinato iter burocratico per avere l’opportunità di praticare la cremazione, cioè condurre il corpo del defunto al forno crematorio, per poterlo cremare. Non risulta un tragitto difficilissimo da percorrere, tuttavia potrebbe essere maggiormente semplice terminarlo affidandosi ad un titolare di un’agenzia funebre, che tra l’altro possiede pure le urne cinerarie adeguate per la situazione.